Anomalie elettorali

Per avere una conferma della presenza di anomalie nello scruinio dei voti sarebbe necessario avere a disposizione i dati di fine spoglio urna per urna. Se questo è pacifico in molti paesi europei, in Italia occorre fare una richiesta ufficiale al Ministero degli Interni. Facciamo appello a qualsiasi istituzione sia in possesso di tali dati di contattarci. Se qualcuno vuole collaborare a raccogliere i dati che servono a costruire i grafici per studiare le eventuali anomalie statistiche, serve trascrivere le informazini successive che vengono date durante gli spogli ossia i voti ricevuti da ogni partito e candidato (soprattutto i principali) sia in numeri assoluti che percentuali e il numero totale dei seggi scrutinati in quel momento.
Oltre ai dati su scala regionale sono molto utili i dati disaggregati delle perincipali citta e paesi.
Potete inviare i dati in qualsiasi formato (txt, doc, xsl, pdf).

Invia i dati:

Indice

1. Le Elezioni Politiche 2006
2. La Legge dei grandi numeri
3. Il Teorema Centrale del Limite
4. Gli Exit Poll
5. Grafici: le Elezioni Europee 2009
6. Grafici: elezioni Governatore del Lazio 2010
7. Rassegna stampa: Regionali del Molise 2011
8. Note

1. Le Elezioni Politiche 2006

Sono una docente di matematica in una università straniera e faccio parte di gruppo di docenti di matematica e statistica americani internazionali che fa capo all’organizzazione Election Integrity.

Sono stata accettata in questo gruppo in quanto è stata accolta com molto interesse una piccola ricerca da me fatta sull’anomalo andamento degli spogli nelle elezioni italiane in questi anni recenti che continuano fuori da ogni ipotesi statistica a ricalcare i dati della famosa notte elettorale del 2006, il cui andamento fu tanto anomalo da suscitare molteplici sospetti, mai interamente fugati.

Pur essendo sicura che questa immagine sia rimasta impressa nella memoria di molti, la allego come modello base per evidenziare le anomalie matematiche che si sono ripetute identiche in tutti gli spogli successivi, a Roma come nel Lazio, come nel Trentino, sia che la sinistra abbia vinto che la sinistra abbia perso: un graduale spostamento a destra ineluttabile e senza fluttuazioni (tipiche di ogni spoglio in ogni altra nazione) come se venissero corrette regolarmente con integrazione di voti a dosi successivamente sempre oculatamente maggiori secondo una intelligenza contraria alle leggi matematico-statistiche conosciute.

Elezioni camera 2006
Le anomalie, come vedremo, si estendono inoltre a numerose altre elezioni che si sono tenute in Italia a ogni livello a partire dal 2006.

2. La Legge dei grandi numeri

Una nota legge statistica, verificabile anche in casa con un numero sufficiente di carte o dadi prevede che sui grandi numeri, quando si raggiunge la metà di uno spoglio, i risultati siano grosso modo quelli definitivi, con lievissime fluttuazioni sempre minori intorno a quel risultato come nel caso delle elezioni spagnole del 2008.
La motivazione a cui più frequentemente si è ricorso per giustificare invece gli anomali andamenti che si sono avuti nelle elezioni italiane a livello nazionale è quella del ritardo con cui arriverrebbero i voti siciliani che causerebbero in tal modo la crescita (costante e regolare) della destra. Questa spiegazione però è in contrasto con i dati in mio possesso (e di chiunque si fosse preso la pena di verificare) che indicano:

Ancora più misterioso e difficle da ingiustificabile è l'andamento di alcuni scrutini avvenuti nel 2008 a livello regionale e comunale.



Osservazione
: Gli ultimissimi dati pervenuti, in controtendenza rispetto all'andamento pressoché monotono delle curve a partire da metà spoglio, si riferiscono a seggi i cui risultati erano stati contesi sono stati riesaminati con maggiore attenzione dall'apposita commissione elettorale del tribunale.
Trattasi di un fenomeno piuttosto frequente nelle consultazioni elettorali recenti.

3. Il Teorema Centrale del Limite

Se si passa all’analisi dei voti nei singoli seggi esistono anche altre anomalie statistiche rilevanti.
Mi sto riferendo alla distribuzione nei seggi delle differenze di voti tra due candidati ad un ballottaggio che secondo la statistica dovrebbe approssimarsi a quella di una variabile casuale normale.
Lo studio di istogrammi come quelli riprodotti qui sotto è stato utilizzato per studiare alcune notorie irregolaritá nelle elezioni messicane [1] [2]


Distribuzione del numero di seggi secondo la differenza voti Alemanno-Rutelli (2008)

4. Gli Exit Poll

Concludo con un'osservazione personale che mi deriva dall’ appartenenza al gruppo Election Integrity: grandi discrepanze tra risultati exit poll e risultati ufficiali deve essere studiata attentamente [3], non escludendo l’ipotesi di brogli elettorali in quanto
Un caso emblematico di discrepanza tra sondaggi, exit-poll e risultati elettorali è quello delle ultime elezioni regionali sarde del 2009.

- Dicembre 2008 - Soru si dimette e porta la Sardegna a nuove elezioni: "Meglio il voto, a febbraio, con poche liste, candidature forti, un Pd ricompattato (per questo a giorni arriverà il commissario)".

Proprio come chiede la maggioranza dei sardi, come risulterebbe da sondaggi riservati, ma i risultati delle elezioni saranno molto lontani sia dai sondaggi riservati di Soru che dagli exit poll:

- 16 febbraio 2009, ore 16:24 - Luigi Crespi, direttore dell’Istituto Crespi, conferma a Red Tv, emittente di area dalemiana, quanto anticipato dal blog "Osservatorio politico". "Renato Soru avrebbe vinto dell’1.5% e sarà riconfermato governatore, ma la coalizione vincitrice è quella del centrodestra".

- 16 febbraio 2009, ore 19:04 - "Grazie ai dati raccolti in alcuni comuni-campione, Termometro Politico è finalmente in grado di fornire la prima proiezione sull’andamento delle elezioni regionali in Sardegna. Questi i dati: Renato SORU (centrosinistra) 46-50%, Ugo CAPPELLACCI (centrodestra), 46-50% Altri candidati 3-5%"





Come nel caso del voto friulano del 2008 gli ultimi dati pervenuti, in controtendenza, si riferiscono a voti contesi e successivamente riattribuiti.

5. Le Elezioni Europee 2009

Ecco una serie di anomalie:

Come si può notare gli andamenti delle curve degli spogli del pd e dell pdl nelle elezioni europee del 2009 divergono linearmente senza oscillazioni e sembrano la prosecuzione naturale delle note caratteristiche curve delle elezioni del 2006.
La curva degli andamenti degli spogli della regione Liguria (regione scelta a caso) sono fortemente anomali e meritano una osservazione piu' attenta
A sinistra sono rappresentati i risultati numerici dei voti ottenuti in Liguria dal PD e dal PDL mediamente su gruppi di seggi, così come pervenuti durante gli spogli: i risultati come si vede fluttuano secondo um andamento non ordinato. Si puo notare ancora che i voti del Partito Democratico sono distribuiti disordinatamente intorno al loro valore medio per seggio,mentre i voti del Popolo della Libertà seguono un andamento in costante crescita che a partire dal millesimo seggio circa - cioè appena superata la metà – si sviluppa sempre al di sopra della propria media.

6. Governatore Lazio 2010

Quest'ultimo grafico rappresenta il progredire dei votanti per seggio, cosi come comunicato dal Ministero Degli Interni. In questo caso non si puó parlare di anomalia ma di evidente trasmissioni di dati non reali. Questo tipo di comunicazione errata è compatibile con l immissione solo informatica di schede elettorali che favorisca percentualmente uno dei due candidati.

7. Regionali Molise 2011

Regionali Molise, si contano ancora le schede. Sospetti su errori e brogli.

A due settimane dal voto, il governatore del Pdl è in bilico perché in molti seggi non sono stati considerati i voti disgiunti per il candidato di centrosinistra Paolo Di Laura Frattura

di Enrico Fierro da Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2011

Peggio di un paese dell’Africa più profonda. In Molise si è votato il 16 e 17 ottobre scorso, ma il conteggio delle schede non è ancora finito. Ha vinto il centrodestra con Michele Iorio, ha perso il centrosinistra con Paolo Frattura, ma il sospetto di errori e brogli è fortissimo. Iniziamo dai numeri, microscopici come la regione dove si è votato. In Molise gli elettori sono 331. 970, i votanti alle ultime regionali appena 198. 498. Ottantanovemila centoquarantadue, il 46, 9 %, ha votato per il centrodestra scegliendo Iorio, 87. 637, (46, 15) per il centrosinistra e Frattura, altri 10. 650 voti (5, 60 %) sono andati al Movimento Cinque stelle, candidato Antonio Federico. Vince il centrodestra per appena 1500 voti, una quota esigua, tanto che la sera delle elezioni Iorio stesso è convinto di aver perso.

E’ un sito internet, “Infiltrato. it”, a ricostruire quello che è stato già battezzato come “il Watergate del Molise”. Il conteggio dei voti che i rappresentanti di lista trasmettono ai due comitati elettorali dà, sia pure di poco, la vittoria certa al centrosinistra. Frattura e i suoi festeggiano. Nel comitato di Michele Iorio, invece, i volti sono tirati. Massimo Romano, esponente di punta dell’opposizione di centrosinistra e candidato al Consiglio regionale, interpellato dal nostro giornale la notte dello scrutinio, è raggiante. “Abbiamo vinto, ce l’abbiamo fatta”. Ma all’alba qualcosa cambia, i risultati che dai vari seggi vengono trasmessi alla Prefettura ed elaborati dal Viminale danno avanti il centrodestra e Iorio. Il margine è risicato, ma la vittoria c’è. Il centrosinistra paga i suoi errori, prima di tutto l’incapacità di rinnovarsi e di proporre una candidatura di rottura. In molti, infatti, non hanno digerito la scelta del segretario regionale Danilo Leva di candidare Frattura, che nel 2000 era nelle liste di Forza Italia proprio con Michele Io-rio. I 10 mila voti conquistati dal candidato grillino sono la dimostrazione che l’elettorato pretendeva politiche e scelte più radicali.

Ma è il riconteggio delle schede e l’analisi dei verbali a riaprire la partita e a far saltare i nervi al centrodestra. Perché, a conti fatti, il distacco tra le due coalizioni si riduce ad appena 900 voti, un dato eclatante, tenuto conto che nel calcolo mancano le sezioni di Isernia e provincia. In molti seggi, si scopre che non sono stati contati i voti disgiunti a favore del centrosinistra, si tratta di ben 23 mila voti, 15 mila a favore del centrosinistra e 5 mila circa per il candidato di Grillo. Iorio e i suoi sono nervosi, al punto che venerdì in tarda serata il centro-destra ha inscenato una manifestazione sotto il Tribunale di Campobasso contro il giudice Stefano Calabria. A guidare la protesta un fedelissimo di Michele Iorio, il senatore Ulisse Di Giacomo. Parole forti, toni esasperati, tanto che il giudice ha minacciato di dimettersi. “Io non posso accettare che ci siano parlamentari, e comunque esponenti della maggioranza, che vanno in Tribunale ad intimidire la commissione. Questo è un atteggiamento paramafioso che non solo non serve a nulla ma fa capire che gatta ci cova”, è stata la reazione di Antonio Di Pietro. Si ricontano le schede a Campobasso, e ad Isernia si controllano i verbali, in Molise la democrazia procede con il passo della lumaca.

Annullate in Molise elezioni regionali del 2011

La decisione dopo il ricorso del centrosinistra molisano, motivato da vizi formali nelle presentazioni delle liste del centrodestra. Ora si dovrebbe tornare al voto, anche se pende il possibile ricorso al Consiglio di Stato

di GIUSEPPE CAPORALE da La Repubblica del 17 maggio 2012

CAMPOBASSO - Le elezioni regionali in Molise che si sono tenute a ottobre dello scorso anno - e che hanno assegnato la vittoria al centrodestra ed eletto per la terza volta governatore Michele Iorio - sono state annullate. Annullate da una sentenza del Tar, il Tribunale amministrativo regionale.

E' stato accolto il ricorso a firma di otto cittadini elettori del centrosinistra che denunciava vizi di legittimità nella sottoscrizione delle liste elettorali.
Sarebbero stati 36.607 i voti raccolti da chi non poteva essere votato. Quindi la vittoria di Michele Iorio sull'avversario di centrosinistra Paolo di Laura Frattura (per 948 voti di scarto) non è legittima.

Secondo il Tar sarebbero stati illegittimamente ammessi alla competizione elettorale: la lista provinciale "Molise Civile", 16 candidati di Progetto Molise, 6 dell'Udc, 7 di Grande sud e il consigliere regionale Nico Romagnuolo. E in ultimo, non era legittimato a partecipare (per vizi di forma nella raccolta delle firme) nemmeno il listino del governatore. Ora la parola spetta al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio per questa vicenda.

"Se ci fossero state le liste di Sel e Socialisti a Isernia - spiega l'avvocato dei ricorrenti Salvatore Di Pardo - il centrosinistra avrebbe avuto più voti. Quelle liste non sono state presentate per mancanze di firme, lo stesso deve valere per il centrodestra. L'elettore deve sapere per che cosa si vota, se una lista non può essere presentata viene meno un diritto dell'elettore. Con 36mila voti viziati non si può correggere nulla, le elezioni devono essere ripetute".

Alla lettura della sentenza, in lacrime Fattura il candidato del centrosinistra: "adesso mi auguro che si voti per il cambiamento di questa regione. Mi auguro che Michele Iorio sia coerente con quanto dichiarato nei giorni scorsi nell'aula del consiglio regionale. Mi auguro si vada subito al voto".

8. Note

[1] Uncertainty and Errors in the Mexican Elections of July, 2006 (PDF)
[2] guardian.co.uk: Out for the count
[3] Riepilogo nazionale camera elezioni 2008
[4] Steal votes. Discredit exit polls. Eliminate exit polls. Steal more votes
[5] Rove's IT Guru Warned of Sabotage Before Fatal Plane Crash; Was Set to Testify